Chi ama avere un armadio ricco di scarpe, può volgere l’attenzione in una dimensione tutta italiana che ha fatto delle calzature la propria fortuna: la Riviera del Brenta, una delle realtà produttive più significative della Regione Veneto, un’area situata tra le province di Venezia e Padova che comprende i Comuni di Stra, Fiesso d’Artico, Fossò, Vigonovo, Vigonza, Noventa Padovana e Saonara, bellissime da visitare per le bellissime e sontuose ville di nobili famiglie venete edificate e decorate esprimendo l’importanza del casato di appartenenza. Ed è proprio in questo contesto che si trova l’Hotel Magia del Brenta, uno dei sei alberghi dell’SG Hotel Group.
LA TRADIZIONE Un bel paio di scarpe è in grado di rendere ogni donna sicura facendola sentire bella e affascinante: la moda non conosce eccezioni, fin dai tempi antichi le calzature hanno avuto un ruolo importante nella vita del genere femminile. Il passato della tradizione calzaturiera risale al 1260, quando i nobili della Serenissima si trasferirono, in estate, nelle ville in riva al fiume portandosi dietro il loro entourage che comprendeva anche abili calzolai il cui polo operativo era legato alla Scuola dei Calegheri Veneziani, ovvero una confraternita sorta nella città lagunare, in Campo S. Tomà a S. Polo, dove producevano calzature molto ricercate per i patrizi Veneziani poi trasferitisi in terraferma durante le invasioni napoleoniche che posero fine alla gloriosa Repubblica di Venezia (1797). Alcuni di questi artigiani furono costretti a trasferirsi lungo la Riviera del Brenta per la forte diminuzione di lavoro, influenzando così la crescita di quest’area. Il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta raggiunse l’apice del successo per gli elevati standard qualitativi verso la fine del XIX secolo, intorno al 1898 quando Giovanni Luigi Voltan diede vita a Stra al primo complesso calzaturiero meccanizzato per la realizzazione di modelli griffati presenti sul mercato mondiale. Al fine di poter portare alto il nome delle tradizione, esiste la Scuola per Modellisti Calzaturieri della Riviera del Brenta, oggi Politecnico Calzaturiero che, dal 1923 si occupa di formazione, di ricerca e innovazione tecnologica, formando i futuri designer della calzatura.
LE CARATTERISTICHE Oggi i Maestri Calzaturieri del Brenta utilizzano ancora come marchio distintivo l’antico sigillo della veneziana Confraternita dei Calegheri, a voler sottolineare le antiche radici della loro arte, fatta di secoli di esperienza, passione e intraprendenza imprenditoriale.
IL TERRITORIO Il punto di riferimento per gli appassionati del mondo delle calzature è, senza ombra di dubbio, il Museo Rossimoda di Stra che, da dimora di campagna adagiata lungo le rive del Brenta, è stata trasformata dal nobile veneziano Jacopo Foscarini in una lussuosa realtà. Per volontà di Luigino Rossi, che ha deciso di acquistare la seicentesca Villa Foscarini e, con il supporto della Soprintendenza alle Belle Arti, sono state restaurante la Foresteria, destinata a divenire un centro congressi e la Villa Padronale, trasformata in museo in grado di raccontare agli occhi di tutti i passanti la tradizione calzaturiera della Riviera del Brenta illustrandone l’evoluzione nel corso della seconda metà del ’900 tra affreschi, decori e opere d’arte di grande pregio: sono circa 1700 i modelli di calzature femminili prodotti dall’azienda negli oltre 60 anni di attività realizzati per i più illustri stilisti come Fendi, Yves Saint Laurent, Givenchy, Ungaro e Vera Wang fino all’acquisizione del gruppo LVMH. Il percorso è organizzato seguendo un filone tematico: una delle punte di diamante è la piccola ma preziosa collezione di calzature veneziane del 1700 e del 1800 che intende sottolineare il legame del distretto con l’antica arte dei “calegheri”.
INDIRIZZI Lungo la Riviera del Brenta, oltre alla bellissime ville, sorgono innumerevoli laboratori artigianali dove vengono confezionate scarpe esclusive, tra i nomi di spicco si incontra il Laboratorio calzature Rey, sito in quel di Sant’Angelo Di Piove Di Sacco, o ancora, a Fosso’ si trova il calzaturificio di Antonio Panizzolo.